Ubaldo Scanagatta, direttore di UbiTennis, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione A Tutto Sport. Queste le sue parole:

Si aspetta un italiano in finale a Wimbledon in pochi anni?
«Le premesse cominciano a esserci, già abbiamo avuto Berrettini contro Djokovic mentre ora c’è un Sinner in forte crescita tecnica e di fiducia. Ormai gioca con disinvoltura anche nei momenti più difficili, qualche mese fa sarebbe stato impensabile vedere cose del genere da parte sua. In questo momento forse gioca meglio di tutti, rispetto ad Alcaraz sembra meno completo sicuramente ma alla fine lo ha battuto 4 volte su 7. Solo Djokovic è migliore di lui al momento. Attualmente è numero 4, ma penso salirà ancora».

Quanto ha influito per Sinner il cambio di allenatore?
«La cosa più importante è il suo atteggiamento mentale, la voglia di cambiare e migliorare anche nel corso della partita. Non c’è dubbio poi che, al di là delle qualità di Vagnozzi che sono simili a quelle di Piatti, c’è stato anche l’ingresso di Cahill che avendo fatto l’allenatore di giocatori importanti come Agazzi e Halep sicuramente ha un’esperienza e una credibilità notevolissime. Tutto ciò ha agevolato il processo di fiducia che Sinner ha nei loro confronti».

Wembanyama ?
«Per la WTA le difficoltà sono notevoli, hanno puntato molto sulla Cina ma con il Covid hanno perso tantissimi soldi e tantissime sponsorizzazioni. Non c’è dubbio che il ritiro di Serena Williams, che era un personaggio trainante in USA, e che non ci sia una seria ereditiera comportino altre difficoltà. La WTA deve ringraziare il fatto che i biglietti vengono acquistati in combo, per vedere sia uomini sia donne. Non so se in futuro ATP e WTA si uniranno, molti degli uomini non sarebbero favorevoli perché affermano che i primi turni femminili non raggiungono grandi incassi che invece loro da soli raggiungerebbero».

C’è la possibilità per l’Italia di vincere la Coppa Davis?
«E’ uno degli anni più favorevoli, non so quando capiterà un altro anno in cui non ci saranno Spagna, Russia e Stati Uniti. L’Italia dovrà battere l’Olanda, cosa non facile perché i Paesi Bassi hanno un doppio fortissimo. Deve vincere i due singolari, Sinner giocherà da favorito ma il numero 2 olandese non sono male. Se battiamo l’Olanda poi ci sarà la Serbia, dove c’è Djokovic quindi parti da 0-1 e Dere che è la bestia nera di alcuni italiani. Nel doppio, invece, i serbi non sono molto forti. Non vinciamo la Davis nel 1976, non andiamo in finale dal 1998 quindi è una chance notevole».

Marcello Spaziani