La Roma ha fatto il primo passo falso in Europa League in casa dello Slavia Praga, unica rivale per il passaggio del turno diretta agli ottavi, e restituendo ai cechi il 2-0 ottenuto all’Olimpico ha riaperto la corsa per la qualificazione diretta agli ottavi di finale.
La Roma in Europa League in casa dello Slavia Praga, unica rivale per il passaggio del turno diretta agli ottavi, ha restituito ai cechi il 2-0 ottenuto all’Olimpico riaprendo la corsa per la qualificazione diretta agli ottavi di finale. L’intenzione dei giallorossi di Josè Mourinho era tutt’altra, anche perchè le circostanze sembravano adatte per blindare il primo posto, che invece è tornato in bilico più tosto, ora sono i praghesi in testa al girone per differenza reti e tutto si deciderà nelle sfide contro il Servette e lo Sheriff.
Il derby Lazio Roma imminente, tra solo tre giorni, ha di sicuro pesato sulle scelte iniziali di Mourinho e forse anche sulla determinazione della squadra, che però ha fatto forse troppo poco in campo contro una rivale che per tutto l’incontro ha viaggiato su altri ritmi. Per la sua ultima partita europea da seguire in tribuna scontando quindi in toto la squalifica di quattro giornate rimediata nella finale di Budapest per gli insulti all’arbitro Taylor Mourinho non ha fatto mosse a sorpresa, con l’attacco affidato alla coppia Belotti Lukaku, sostenuta sulle fasce da Celik ed El Shaarawy.
Oltre a Dybala, che ha insistito per volare a Praga ma all’inizio tenuto in panchina, il portoghese ha rinunciato nell’11 anche a Cristante, piazzando a centrocampo Aoaur, Paredes e Bove. La chance dei giallorossi di chiudere il discorso qualificazione agli ottavi si è scontrata con la più urgente necessità dei padroni di casa di non perdere l’ultimo treno per la leadership. Così da subito a fare la partita è stato lo Slavia, con la Roma attenta soprattutto a non scoprirsi troppo e provando a colpire in ripartenza. Il maggior possesso palla, gli otto tiri verso la porta e i quattro corner non hanno portato al gol i padroni di casa, che hanno avuto una sola nitida occasione al 27′ con Chytil che a pochi passi da Svilar ha calciato alto.
I giallorossi non hanno fatto nemmeno un tiro in porta, ma sono stati stata bravi a chiudere tutti gli spazi rischiando il minimo indispensabile. Mourinho ha inserito a inizio ripresa Karsdorp e Cristante al posto di El Shaarawy e Aouar, ma la teorica maggior copertura non ha fruttato, tanto che al 5′ è arrivato il vantaggio dei cechi. Su colpo di testa di Provoda, Svilar ha parato ma senza riuscire a trattenere il pallone, Chetyl l’ha rimesso in mezzo per Jurecka che da due passi ha segnato nonostante il tentativo di intervento di Ndicka. Il gol ha scosso la Roma, che due minuti dopo ha fatto il suo primo tiro in porta con Belotti, piuttosto pericoloso, e in seguito ha avuto una buona occasione con Celik, che però invece di servire Lukaku ha tirato debolmente. Al 23′, ha fatto il suo ingresso in campo Dybala, al posto di Belottì. Una Roma un po’ più aggressiva ha però rischiato anche un po’ di più e al 29′ Masopust, lasciato troppo solo al limite dell’area, ha battuto Svilar con un potente destro. La reazione della Roma è stata più d’istinto che di qualità, e anche Lukaku che segnava ininterrottamente in Europa League da 14 partite ha creato pochi rischi alla difesa, così come Dybala, che non può sempre fare miracoli. Ora per i giallorossi testa al derby di domenica, ma con un piccolo rimpianto per un’occasione sprecata.
Le parole di Mourinho a Sky Sport
“Il risultato dello Slavia è meritatissimo per loro e per noi. Non mi è piaciuto niente. Ho già parlato con i giocatori, che è una cosa che di solito non faccio. Rimane fra di noi quello che ho detto”, così ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore della Roma, Josè Mourinho dopo la sconfitta dei giallorossi in Europa League con lo Slavia Praga. “E’ mancato tutto ha aggiunto. Non voglio parlare tanto. La decisione di non far parlare i giocatori con la stampa è stata mia. Ha parlato il Gallo perché lo ha fatto subito dopo la partita. Nessuno deve parlare perché non c’è tanto da dire in più rispetto a quello che ho detto io”.