Strefezza risponde a Smalling dopo l’espulsione di Hjulmand, a inizio ripresa Dy bala realizza il rigore della vittoria prima di uscire per infortunio
La Roma batte 2-1 il Lecce all’Olimpico nel posticipo della nona giornata di Serie A e sale momentaneamente al quinto posto in classifica. I giallorossi la sbloccano dopo 6′ con una zuccata del solito Smalling e al 22′ guadagnano anche la superiorità numerica per la severa espulsione di Hjulmand. Nel finale di frazione il Lecce agguanta il pari con una zampata di Strefezza (39′), ma a inizio ripresa è Dybala a rimettere le cose a posto con un calcio di rigore (48′) che però gli costa anche un preoccupante infortunio alla coscia.
La Roma riscatta la sconfitta europea, centra la seconda vittoria consecutiva in campionato (con gli stessi marcatori di San Siro) e continua a tenere il contatto con la vetta. Lo fa con un match poco spettacolare, ma estremamente concreto, condizionato inevitabilmente dagli oltre 70 minuti di inferiorità numerica dell’avversario, che lo costringono ad arroccarsi e a lasciare pochissimi spazi di manovra. La squadra capitolina, complice anche il momento così-così di Zaniolo, si conferma poco scintillante, ma estremamente solida, specialmente nella testa, capace di vincere partite sporche e toste come quella con i salentini, orgogliosi e combattivi fino all’ultimo.
Mourinho tiene a riposo Abraham e lancia Belotti titolare per la prima volta in campionato, ma a sbloccare la partita ci pensa il solito Smalling: sugli sviluppi di un corner Pellegrini trova la testa dell’inglese con un gran cross dalla trequarti, lui sovrasta un impacciato Gendrey e trafigge Falcone per l’1-0. In campo c’è una squadra sola: il difensore va vicino al raddoppio già al 10′, mentre al 12′ è Pellegrini a sfiorare il 2-0. Il Lecce prova a rialzare il baricentro dopo una lunga apnea, ma al 23′ arriva la mazzata: Hjulmand, inizialmente neanche ammonito da Prontera, viene espulso per un intervento su Belotti (duro, ma tutt’altro che cattivo), dopo una revisione al monitor da parte del fischietto bolognese. La sfida sembra tutta in discesa per gli uomini di Mou, che pur senza strafare gestiscono il possesso con tranquillità e autorevolezza. La prima distrazione, però, la pagano carissima: nasce ancora tutto da un corner, sugli sviluppi del quale si innesca un flipper su cui Strefezza è il più svelto ad avventarsi trovando il gol dell’1-1.
La Roma rientra in campo nella ripresa con Abraham al posto di Zaniolo e Spinazzola al posto di Vina, entrambi piuttosto in ombra. Neanche un minuto e l’inglese è decisivo: anticipa Askildsen in area e viene abbattuto dal norvegese, regalando a Dybala il rigore del nuovo vantaggio, che l’argentino non fallisce. Il penalty lancia la Roma, ma condanna la Joya, che calciando sente dolore alla coscia sinistra e deve immediatamente accomodarsi in panchina col gambone fasciato. Al 54′ Zalewski sciupa una ghiottissima occasione per chiuderla su invito di Abraham, poi il match si spegne progressivamente. Il Lecce trova un po’ di orgoglio nei minuti finali, ma senza spaventare mai Rui Patricio e Falcone è superlativo all’88’ su un colpo di testa in tuffo di Abraham. Ultima emozione della partita.