Roberto Rolfo, ex pilota tra le altre di 250, MotoGP e SuperBike, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione A Tutto Sport. Queste le sue parole:

Chi la spunterà tra Bagnaia e Martin?
«Bagnaia ha fatto un altro salto in avanti dopo l’ultima gara. Il binomio Bagnaia-Ducati è quello da battere, non tanto per la velocità ma per il feeling. Martin magari è più veloce in pista, ma non ha quella concentrazione ed esperienza che invece Bagnaia ha. La gara sprint di domani ci darà sicuramente altre novità».

Che cosa sta succedendo a Marc Marquez?
«Ho un piccolo punto interrogativo su di lui, tecnicamente parlando. Ho sempre valutato Marquez come un vero talento, forse il miglior talento degli ultimi anni ancora in grado di stare sul pezzo nonostante le cadute e gli infortuni. E’ vero che la Honda è indietro come potenziale, non è una moto competitiva in questo momento, ma anche lui sta facendo vari errori. Ha ansia di voler tornare lì davanti e questo non aiuta, su questo si dovrà ridimensionare un po’».

L’aggiunta della Sprint Race ha un valore positivo?
«Secondo me sì, perché dà la possibilità a tutti i piloti di avere una chance in più. Quando ti stai giocando il titolo, però, diventa anche una rischio in più perché tutti danno il 110%. Da spettatore mi fa piacere vedere una battaglia in più. Ora che ci sono tante gare alle spalle, e situazioni complicate da gestire, può diventare un’incognita in più. A mio avviso andrebbe valorizzata maggiormente, il regolamento della metà del punteggio andrebbe rivisto perché in pochi giri può succedere di tutto».

Oltre la Ducati, quale moto ritiene migliore tra Aprilia e KTM?
«Aprilia ha una moto potenzialmente forte, anche se ha ancora qualche difficoltà nello gestire le gomme. Come tecnologia e insieme è messa bene, a Barcellona e in Argentina è andata benissimo: come prestazione è superiore a KTM, nelle piste difficili soprattutto. Per piloti come Vinales, che portano tanto peso in avanti, l’usura delle gomme però peggiora la situazione. Per quanto riguarda la KTM, invece, secondo me andrebbero rivisti anche i piloti».

Quale è il suo ricordo più bello della sua esperienza da pilota?
«I Mondiali della classe 250, sono un amante dei due tempi. Quella è la vera interpretazione della moto da corsa. Mi viene in mente il 2003, dove ho chiuso come vice-Campione del Mondo con la Honda, e ancora di più il 2001. Sono state grandissime esperienze, bei campionati. Sto ancora correndo nel Mondiale Endurance, corro su una Yamaha R1».

Ha dei riti scaramantici prima delle gare?
«Più che riti scaramantici direi abitudini che tendo sempre a ripetere, anche oggi, soprattutto sul modo di vestirmi e sul quale stivale indossare per primo. Piccole forme d’abitudine che mi hanno sempre dato quel crederci in più che mentalmente fa la differenza».

Chi?
«».

Marcello Spaziani