Riccardo Giubilei, Presidente della Federazione Italiana Triathlon, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione A Tutto Sport. Queste le sue parole:

Come sta procedendo la stagione per il tria?
«Ci sono grandi emozioni per il triathlon e per lo sport italiano. Venivamo già da due fine settimana eccezionali con due ori con Seregni e Betto, questa notte è arrivata la terza medaglia d’oro con Seregni e abbiamo sfiorato il bronzo con la Betto. In trent’anni avevamo vinto 7 medaglie d’oro, negli ultimi 3 anni invece ne abbiamo vinti 5: stiamo riscrivendo la storia di questo sport».

Quanto è importante l’evento di Taranto di domani?
«Uno degli asset di crescita maggiori oltre ai risultati è la capacità di organizzare eventi. Quest’anno la FITRI ha organizzato tre eventi del genere tra Cagliari, Roma e domani Taranto alla base NATO con la Coppa del Mondo del Para-Triathlon. La Regione Puglia ci ha accolto a braccia aperte».

In vista di Parigi 2024, quali sono le ambizioni e gli obiettivi della Federazione?
«Per scaramanzia non dico le aspettative, ma la nostra Nazionale sta crescendo con un lavoro quotidiano tra giovani ed esperti portando alla ribalta il nostro movimento. Abbiamo eredito una situazione in cui bisognava lavorare molto, lavoro e umiltà hanno pagato fino a questo momento. Andremo a gareggiare per la staffetta e per l’individuale uomo-donna, attualmente per Parigi 2024 abbiamo qualificati due uomini e due donne mentre il resto vedremo di comporlo in questo anno splendido che ci si prospetta davanti».

Che seguito c’è stato a Roma per la Coppa del Mondo dello scorso 7 ottobre?
«Abbiamo portato per la prima volta la Coppa del Mondo a Roma lo scorso 7 ottobre nel percorso che sarebbe stato delle Olimpiadi. Siamo partiti al Laghetto dell’EUR, c’è stato un grande feed-back da parte degli atleti e delle altre Nazionali. Poco prima nella Capitale si era svolta la Ryder Cup, è stato un altro evento importante per Roma. Come tappa è già stata rimessa in calendario per l’anno prossimo, il nostro impegno è garantire un evento di assoluta qualità. La RAI ha trasmesso l’evento in diretta, come altre 35 televisioni nel mondo».

Come si sta evolvendo il triathlon, soprattutto tra i giovani?
«Stiamo lavorando in tre settori specifici: attività giovanile attraverso le Scuole Triathlon Federali e il Ministero della Scuola per far avvicinare i ragazzi a questo sport dove si praticano nuoto, bici e corsa, attività fondamentali per la crescita. C’è poi il settore elite, collegato all’attività di altissimo livello, e gli amatori, dove troviamo atleti che si dilettano a fare triathlon dai 25 ai 90 anni. L’Italia sia adatta perfettamente a questo sport, utilizzando le nostre coste e le dinamiche dello sport stesso che ricordano la storia di questo paese. Questo è il nostro sport, stiamo crescendo molto e non può che farci piacere. Ci sono tutte le prospettive per rendere il triathlon uno sport focale».

Marcello Spaziani