Il prof. Angelo De Carli, specializzato in Ortopedia e Traumatologia dello Sport, membro dello staff medico della Nazionale di Roberto Mancini, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò“. Queste le sue parole:

Come procede il recupero di Cristante?
«L’infortunio di Cristante sta procedendo molto bene. Lo abbiamo visto la settimana scorsa, radiograficamente sta bene. Ha sempre seguito un programma di allenamento differenziato, ieri ci siamo collegati in videochiamata con Algarve e abbiamo visto che si sta allenando a pieno regime con contrasti e partitelle, indossa un tutore. Non ci sono problemi, da gennaio dovrebbe riprendere tranquillamente. E’ al sicuro, il calciatore non gioca con le mani ma con i piedi».

Quello di Wijnaldum invece?
«Tutto sommato, anche se è stata una scelta molto discutibile e discussa, sono convinto che sia stato giusto non fare l’intervento perché il criterio principale è mettere al centro la persona prima che l’atleta. Non è detto che l’intervento avrebbe ridotto drasticamente i tempi di recupero. L’importante ora è avere una buona progressione dei carichi di lavoro. Per quell’infortunio servono cinque mesi e ci siamo, ora diventa fondamentale il carico di lavoro. Psicologicamente per l’atleta rimettere la gamba in un contrasto sarà un problema, anche se magari radiograficamente sta bene. Sarà da considerare anche il carattere e la personalità dell’atleta, come fu per Zaniolo».

Che Roma si aspetta a partire da gennaio?
«Sono contentissimo che torniamo con un Campione del Mondo, Dybala ha recuperato completamente dal trauma e non ha neanche avuto tanto minutaggio, questo può essere un bene. Di solito chi fa un Europeo o un Mondiale fino alla fase finale successivamente ha una stagione tragica. Dybala a Roma ha numeri pazzeschi e fa la differenza, speriamo bene. Per la Roma avere tutti a disposizione in breve sarà fondamentale, saremo tutti lì pronti a fare il tifo. Il morale sembra strano ma a Roma forse incide più che in altre squadre, il vento in poppa non guasterebbe e darebbe quello sprint giusto».

Che cosa le è piaciuto della Roma in questa prima parte di stagione?
«Mi è piaciuta la partenza, un po’ anche la sorte che fino a un certo punto ci ha sorriso. Non mi sono piaciuti alcuni momenti di non bel-gioco, nel calcio moderno anche fare il compitino vale tantissimo. Se mancano alcuni elementi, i fuoriclasse, la differenza si sente».

Come è stato strutturato il raduno collegiale di Coverciano?
«Sono appena tornato da Coverciano, dove c’è stato un raduno collegiale importante. Per la prima volta sono stati riuniti tutti i giovani più promettenti in due tornate, insieme ai tecnici di tutto i settori giovanili e Mister Mancini. C’erano anche ragazzi che giocano in campionati esteri, possono essere promesse interessanti per la Nazionale. Gli osservatori sono attenti e documentati, ci sarà una base di lavoro utile e approfondita su cui poter lavorare».

Marcello Spaziani