Accade tutto nel primo tempo
La serata è di festa per la salvezza conquistata aritmeticamente con sei giornate d’anticipo in Serie A. E Raffaele Palladino sceglie il vestito classico, il 3-4-2-1, con Caprari che vince il ballottaggio con Valoti proprio nelle ultime ore precedenti l’incontro. Il giocatore cresciuto nelle giovanili giallorosse affianca Colpani alle spalle di Mota Carvalho. José Mourinho, alle prese con una lunga serie di infortuni, ha le scelte decisamente limitate. Davanti tocca ad Abraham con Solbakken ed El Shaarawy a sostegno per uno speculare 3-4-2-1. Mentre al centro della difesa c’è Cristante. Parte forte il Monza, come consuetudine specie in casa, che dopo 45 secondi trova la porta con un sinistro di Mota Carvalho che obbliga Rui Patricio in corner. La prima risposta della Roma arriva al 14’: punizione di Pellegrini e girata di testa di Cristante con Di Gregorio che respinge. Ma è il portiere dei brianzolo il lato tremebondo dell’avvio monzese. Al 24’ gestisce male una palla in fase di ripartenza, Abraham gli sporca la costruzione dal basso, El Shaarawy calcia una prima volta e trova Pablo Marì sulla linea ma sul secondo tentativo il numero 92 porta in vantaggio i giallorossi. Il Monza che si è affievolito nel cuore del primo tempo ricompare al 31’ con una fiammata di Mota Carvalho al 31’ che dal limite sfiora il palo. Di Gregorio si riscatta al 36’ respingendo un colpo di testa di Ibanez da posizione ravvicinata. Al 40’ il pareggio: punizione di Rovella, sul secondo palo spunta Caldirola che al volo di sinistro infiamma lo U-Power Stadium con una giocata strepitosa. E’ 1-1 e finisce il primo tempo.
Ripresa meno brillante
Si riparte con Birindelli al posto di Colpani (Ciurria sale trequartista) e il classico Monza aggressivo degli avvii. Meno di 2’ e una splendida ripartenza rifinita da Pessina per Carlos Augusto mette il brasiliano a pochi centimetri dal gol dopo un sinistro attutito da Rui Patricio. Il secondo tempo viaggia decisamente su ritmi più spenti, ravvivato dai cambi di Palladino e Mourinho, anche se va segnalato l’infortunio di El Shaarawy, l’ennesimo per i giallorossi. Al 4’ di recupero Ibanez obbliga Di Gregorio a volare ancora per togliere dalla porta un pallone preciso. Il lancione di Pablo Marì per Carlos un minuto dopo quasi fa esplodere lo U-Power Stadium ma Rui Patricio è bravo a fermare il tentativo del brasiliano. A un minuto dal termine arriva anche il secondo giallo per Celik, Mourinho se ne va. Dirà poi che non voleva vedere l’arbitro Chiffi perché lo avrebbe sicuramente espulso. Finisce dunque 1-1 con un punto che si incastona perfettamente nella stagione eccellente di Palladino ormai pienamente in corsa per chiudere nella parte sinistra della classifica. Il punto della Roma, invece, va bene solo se pesato in funzione della frenata del Milan. Perché l’Atalanta è arrivata e il quarto posto dell’Inter ora sta due punti sopra.