José Mourinho sorprende tutti proponendo Svilar al posto di Rui Patricio. In difesa, Huijsen viene preservato dopo l’errore al derby e gioca Kristensen insieme a Mancini e Llorente. Celik e Zalewski giocano esterni con Cristante, Paredes e Bove in mezzo al campo. El Shaarawy viene schierato a supporto di Lukaku.
Pioli risponde con il consueto 4-2-3-1 con Calabria ed Hernandez sulle fasce. Adli e Reijnders formano la coppia di centrocampo con Pusilic, Loftus-Cheek, e Leao ai lati di Giroud.
La Roma vuole mettere pressione al Milan e non farlo giocare: la squadra giallorossa riesce anche a recuperare un paio di palloni nella metà campo rossonera ma, troppo spesso, aggredisce non come un blocco compatto, ma lasciando troppi spazi e troppe voragini, come fosse spezzata in due.
Da quella parte, succede di tutto. Il Milan sfonda con Hernandez e Leao più forti e più tecnici di Celik e Kristensen. Con il Milan a trazione anteriore su quella fascia, i giallorossi avrebbero la possibilità di far male ma Celik non ha la qualità per sfruttare gli spazi a disposizione, nonostante l’unica occasione, nel primo tempo, sia proprio la sua, su assist di Cristante.