Matteo Levantesi, ginnasta sei volte Campione italiano e una volta Campione Europeo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione A Tutto Sport. Queste le sue parole:
Che emozione è stata portare a casa la medaglia d’oro agli Europei di Adalia 2023?
«L’obiettivo era ben chiaro fin dall’inizio, siamo stati bravi nonostante un inizio di gara un po’ incerto in cui abbiamo commesso qualche piccola imprecisione. Sui nostri attrezzi di punti siamo riusciti a esprimerci al meglio portando a casa un risultato storico che mancava da tempo. Il risultato è stato entusiasmante per tutti, l’abbiamo vissuta con tutta la serenità possibile con la consapevolezza che facendo il nostro il risultato non sarebbe mancato».
Quali sono le tue aspettative verso Parigi 2024?
«Sulla finale di domani non voglio espormi più di tanto, la concorrenza è davvero agguerrita. Sarà una bella lotta. Sono in forma, punto a essere maggiormente competitivo rispetto alla qualifica per cercare di portare a casa il miglior risultato possibile. Verso Parigi abbiamo già fatto delle riunioni, l’obiettivo per le Olimpiadi sarà importante sia per la squadra sia individualmente. Dovremo lavorare tanto, guadagnandoci il posto. Io lavorerò per cercare di essere protagonista e non passare in secondo piano».
Il peso che portate alle spalle potrà condizionarvi in vista delle Olimpiadi?
«Tornare su un palcoscenico così importante è una cosa emozionante. Negli ultimi anni abbiamo dimostrato di essere in grande spolvero, sarà un tassello in più per dimostrare a tutti che noi ci siamo. La tensione la scopriremo lì, in gara e nel villaggio olimpico. Personalmente non vedo l’ora».
Avete già fatto dei programmi per Parigi?
«Vedrò degli esercizi nuovi, per prepararmi a tutti gli attrezzi. Le potenzialità ci sono, basta tirarle fuori e mostrarle a tutti, soprattutto a chi ha sempre creduto in me».
Il risultato ottenuto fino a questo momento nella gara a squadre sarà uno stimolo per la finale di domani, nell’individuale parallele pari?
«Assolutamente sì, nella finale a squadre sono incappato in qualche piccolo errore soprattutto con le parallele. Dopo le qualifiche io e altri due compagni siamo stati vittima di un attacco influenzale, domani per me sarà anche una prova di riscatto».
Chi teme maggiormente in vista della finale di domani?
«Devo fare il mio, temo maggiormente me stesso. Non temo nessun avversario, siamo tutti lì in grado di poterci giocare la medaglia. Che vinca il migliore, chi sarà più bravo domani».
Ha delle scaramanzie o dei riti nel pre-gara?
«Personalmente no, magari ho 5-6 brani che ascolto e che mi aiutano a trovare equilibrio. Il più emblematico è un brano di Bob Dylan».
Come giudica la coesione del team e l’operato di Mister Cocciaro?
«Cocciaro ha sempre creduto in noi, è sempre stato convinto che potessimo portare a casa risultati importanti e noi con i fatti abbiamo avvalorato sempre di più quello che lui diceva. Il team è coeso, ci aiutiamo nei momenti di bisogno, nelle difficoltà cerchiamo di tirarci su il morale mentre nei successi festeggiamo insieme. Siamo compatti, soprattutto in gara, e questa caratteristica non la hanno tutti».
Marcello Spaziani