Marco Quadrini, ex terzino della Roma e del Napoli, attualmente presidente dell’A.S.D. Acquacetosa, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò“. Queste le sue parole:
Qual è una cosa che il Napoli non ha della Roma?
«Il Napoli è sempre stata una squadra organizzata che ha sempre giocato all’attacco ed ha sempre fatto la partita. L’organizzazione e la cattiveria che ha la Roma, però, sarebbero qualità che farebbero comodo al Napoli».
Che cosa le è piaciuto della Roma nella partita contro la Sampdoria?
«La grande attenzione e compattezza. Nel secondo tempo magari la Roma non ha costruito tanto, se non in contropiede con Zaniolo, ma la squadra arrivava sempre prima sui palloni e gestiva il gioco. La Sampdoria ha fatto fatica a costruire, e di questo va dato atto alla Roma. Ho visto una squadra che stava bene anche dal punto di vista fisico».
La convince Zalewski a destra?
«Lui ha sempre giocato alto, a sinistra, poi con Mourinho si è trasformato in terzino. E’ un ragazzo che deve ancora crescere, ma secondo me è un ottimo elemento e si può adattare bene anche a destra alla luce degli infortuni. Attacca molto ed è forte nell’1vs1, deve migliorare un po’ nella fase difensiva. Probabilmente come propensione fisica, se sta bene, Karsdorp potrebbe essere più indicato a destra contro Kvaratskhelia, magari Zalewski potrebbe essere utile a partita in corso».
Che partita si aspetta domenica?
«Mi aspetto una partita di attenzione, concentrazione ed attesa della Roma, che punterà molto sulle ripartenze. Quando giochi contro squadre organizzate come il Napoli devi fare molta attenzione e devi stare corto tra i reparti».
Spalletti verrà a Roma per giocarsela a viso aperto?
«Secondo me sì, la Roma in fase di ripartenza ha giocatori importanti quindi sicuramente dovrà fare attenzione anche dietro. La propensione del Napoli, però, è fare gioco, e penso lo farà anche a Roma».
Che cosa manca a Zaniolo per far sì che diventi davvero forte?
«E’ normale rifarsi ai gol che un attaccante fa, ma Zaniolo non è un puro centravanti. Se ci soffermiamo sulle qualità tecniche quando sta in forma è un ragazzo che ti strappa la partita. Contro la Sampdoria in alcuni momenti è stato devastante. Deve affinarsi di più in fase conclusiva, deve centrarsi maggiormente sulla partita perché a volte si fa condizionare dagli episodi e dall’arbitro. Ha le carte in regola per tutto, ma non gli manca nulla e Mourinho crede in lui. Bisogna avere pazienza».
E Abraham, come lo vede in questo inizio stagionale?
«Sembra che gli manchi quella scintilla, quella lettura della partita, cosa che magari sembrava avesse l’anno scorso. Penso si tratti di momenti particolari che ci possono stare, situazioni che da un momento all’altro si possono sbloccare. In campo è sempre presente e dà sempre tutto, gli manca l’attenzione al particolare nel farsi trovare al momento giusto al posto giusto. Non penso abbia la testa rivolta al Mondiale, magari è un’idea che inconsciamente ti può condizionare ma relativamente».
Come si spiega i tanti infortuni di quest’anno?
«La Roma stessa negli anni passati non ha scherzato sotto questo punto di vista. Ultimamente ce ne sono tanti anche in Serie A, probabilmente per le tante partite ravvicinate e perché i ritmi si alzano. Tutta questa serie di impegni stressa il calciatore sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista muscolare. Può capitare a tutti».