Manuel Gerolin, dirigente sportivo ed ex centrocampista della Roma, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò“. Queste le sue parole:
Quando tornerà alla Roma in veste di dirigente?
«Per me sarebbe un sogno operare nella parte tecnica della Roma, ora comunque ci sono dirigenti bravi».
Come ha vissuto questo Mondiale?
«Le favorite erano l’Argentina, il Brasile e la Francia: il Brasile è uscito non per mancanza di giocatori ma perché secondo me era messa male in campo e poteva dare molto di più, le altre due si sono affrontate in finale. E’ stata una partita meravigliosa, penso che il pubblico si sia divertito: ci ha tenuto con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. Sono stato felice che abbia vinto l’Argentina dopo 36 anni, è stata una rivincita e un attimo di gioia per un popolo in difficoltà economica ma che se lo merita».
Ritiene che sia stato positivo disputare il Mondiale durante la stagione e non a fine campionati?
«E’ stato un buon Mondiale, nessuno era abituato al Mondiale d’inverno ma è il calcio-business che ora comanda: gli stadi erano belli, in un paese nuovo e da scoprire. Secondo me è stato positivo. Avevamo l’abitudine del Mondiale a fine stagione, ma in tanti arrivano con la lingua di fuori a giugno. E’ stata una novità, ci sono però dei cambiamenti e i giocatori in quanto professionisti si devono abituare a queste situazioni. Ora, al rientro dei campionati, vedremo come reagiranno le squadre».
Oggi un dirigente sportivo comprerebbe giocatori del Marocco?
«Credo che i giocatori si devono comprare prima di una manifestazione del genere, ora costano il triplo o il quadruplo. Bisogna arrivare prima su questi giocatori, non bisogna aspettare il post-Mondiale. Si deve puntare sui giocatori bravi, il Marocco ha dimostrato di avere forza e tecnica e indipendentemente dalla nazionalità il giocatore a 19-20 anni si vede già dove può arrivare. Questo vale per i giocatori del Marocco come per i giocatori della Croazia o quelli sudamericani».
Che cosa si aspetta da questa Roma nella seconda parte di stagione?
«Speriamo di partire forte, già questo gennaio sarà importantissimo e difficilissimo. Deve farsi trovare pronta, sarà parte del percorso per capire dove può arrivare questa Roma. Speriamo tutti siano al 100%, una squadra che ha obiettivi alti come la Roma, che vuole arrivare tra le prime quattro, deve partire forte. La sosta c’è per tutti, magari fa bene a qualcuno che deve recuperare alcuni giocatori».
Cosa non ha funzionato fino a questo momento?
«Ci sono stati tanti infortuni: Dybala a mezzo servizio, Wijnaldum che non ha mai giocato, la vicenda Karsdorp. La Roma deve ripartire alla grande, tutti avranno i loro problemi ma gennaio sarà importante».
E’ necessario mettere mano alla rosa?
«Bisogna recuperare un po’ tutti, le scelte sono state fatte quest’estate e qualcosa non ha funzionato. Deve tornare l’Abraham dell’anno scorso, Dybala torna carico dalla Coppa del Mondo e può dare tanto, speriamo torni anche il Zaniolo che conosciamo. La Roma giocatori forti ne ha, ma devono ritrovare la forma».
Servono davvero i migliori giocatori per vincere contro squadre di media classifica?
«Il campionato è difficile, incontrare anche l’ultima in classifica è dura. Chi vuole vincere deve vincere su tutti i campi, ma deve avere grande persnalità e soprattutto un’impronta di gioco definitva. Devi anche crescere per poi importi, in questo momento la Roma non ha questa crescita. I giocatori ci sono, ma devono dimostrare il valore che possono esprimere».
Pensa che il campionato sia già definito in favore del Napoli?
«Il Napoli ha giocatori forti e un sistema di gioco ben preciso, con poche pause: ha dimostrato grande personalità e capacità di vincere ovunque».
Marcello Spaziani