Francesca Luchin, portiere della Nazionale Femminile di Pallamano, è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione A Tutto Sport. Queste le sue parole:
Come si prepara un portiere di pallamano?
«Prevalentemente ci concentriamo sulla reattività e sui riflessi. Ci alleniamo nel parare palline da tennis, in modo da essere più efficaci visto che poi la palla è più grande. I tiri spesso e volentieri sono molto molto veloci, si cerca di fare il meglio coprendo più spazio possibile».
Come viene curata la fase difensiva?
«Se nel calcio la rimessa da centrocampo è molto molto lenta, nella pallamano è velocissima. Il portiere, appena subisce gol, deve giocare la palla per provare a colpire in contropiede. La difesa, quindi, deve essere reattiva e pronta a coprire gli spazi per cercare di allontanare i giocatori dalla porta o costringendoli a tirare da lontano».
L’Italia non è storicamente un paese che si fonda sulla pallamano: come è nata questa passione?
«Abito in Trentino, isola felice della pallamano ma non solo. Pallamano e pallavolo qui sono gli sport principali in ambito femminile, per i maschi invece viene subito dopo il calcio. Io spesso vado nelle scuole, provando a portare la passione che ho per questo sport e invitando i ragazzi a provarlo. Nella pallamano lotti per il possesso della palla, quindi una volta che la riprendi c’è soddisfazione».
Come si sta sviluppando la pallamano, soprattutto tra i giovani?
«Dopo il Covid ho visto una ripresa abbastanza importante soprattutto da parte dei ragazzi. La pallamano è uno sport completo e propedeutico per i giovani, non è settoriale come una pallavolo o calcio dove usi soprattutto le gambe e meno le braccia. Vedo un buon settore giovanile al momento».
Come è messa l’Italia nel confronto con gli altri Paesi a livello di preparazione?
«Siamo molto indietro, nei paesi nordici la pallamano è il primo sport o comunque tra i primi e viene praticato anche a scuola. Alle Olimpiadi la pallamano è lo sport indoor più seguito, qui in Italia purtroppo non è così».
Che Italia dobbiamo aspettarci domani contro la Slovenia?
«La Slovenia ha sempre superato il turno agli Europei e ai Mondiali, mi aspetto un’Italia combattiva. In casa, l’anno scorso per le qualificazioni ai Mondiali, abbiamo perso solo con 6 gol di scarto. Se ci concentriamo e giochiamo bene possiamo far vedere una buona Italia».
Riuscirà l’Italia ha qualificarsi ai Mondiali? E alle Olimpiadi?
«La vedo dura. Abbiamo avuto la Francia che è Campionessa Olimpica e la Slovenia. Puntiamo a posizionarci come miglior terza, magari anche strappando qualche punticino qua e là. Puoi essere anche la favorita, ma se non metti in campo ciò che hai…Le Olimpiadi sarebbero un sogno, vorrei davvero esserci e partecipare, ma lì vanno solo poche poche squadre. Sognare non costa nulla, lo faccio sempre, ma siamo una squadra quindi serve l’impegno di tutte. Negli Europei la favorita è la Norvegia, sta dimostrando continuità e capacità nello gestire le partite. L’anno scorso la finale è stata Francia e Norvegia, quest’ultima nel girone aveva perso contro la Francia ma poi li hanno asfaltati: hanno qualità individuali e collettive che tutto il mondo invidia».
Marcello Spaziani