Luciano Spalletti: «Loro sono stati molto più forti di noi. Hanno vinto meritatamente. Troppo netta la differenza». La possibile qualificazione è rimandata alla partita con la Croazia, ma servirà un’altra squadra e un’altra partita Indietro tutta.  La Spagna ci dà una lezione di calcio. Questa è oggi l’Italia: mediocre, remissiva, incapace di darsi un gioco e un tono. La vittoria al debutto di Euro 2024 contro l’Albania aveva acceso il fuoco delle illusioni. Che si è subito spento, per autocombustione.

La Spagna ci ha dominato, e il modo ancor ci offende. Il Ct dell’Italia Spalletti prende appunti: così non va, urgono cambiamenti. A Gelsenkirchen, nella seconda partita del girone, gli spagnoli giocano al tiro al bersaglio. Finisce 1-0, nel modo più ingeneroso e sciagurato: con un autogol del nostro Calafiori. Ci è andata bene. Il punteggio poteva essere molto più rotondo, tanta era la differenza di divario tecnico.

Se la Spagna ha segnato un solo gol il merito è delle prodezze del portiere azzurro, Gigio Donnarumma, l’unico a salvarsi nel naufragio dei colleghi azzurri. Insufficiente Chiesa, abulico Jorginho, mai pericoloso Scamacca. Tanta è la delusione, scevra da ogni rimpianto. Per gli spagnoli si trattava della rivincita della semifinale di Euro 2020, vinta dagli azzurri dopo i calci di rigore.

All’Italia mancano principalmente due cose. Un attaccante, per esempio. Contro la Spagna gli azzurri non hanno mai (mai!) tirato nello specchio della porta. Spalletti le ha provate (e li ha provati) tutti (gli attaccanti). Scamacca e Chiesa, Retegui e Raspadori. Ma troppe volte zero non vuol dire uno.

Manca anche la fantasia. Ogni rimpianto va declinato al passato. Nel passaggio di secolo – dal 900 all’alba del 2000 – l’Italia poteva contare su campioni come Baggio, Totti, Del Piero, Pirlo. Quei campioni oggi non hanno più residenza entro i nostri confini. L’Italia non è un paese di attaccanti (e nemmeno di fantasisti).

La sconfitta è meritata, ora non ci resta che affidare le nostre ambizioni di passare al turno alla prossima sfida, la terza e ultima del girone, giovedì contro la Croazia.