Dario D’Onofrio, in arte Nathan Fg, che in pochi mesi ha visto schizzare alle stelle i suoi follower tra Instagram e TikTok e le sue visualizzazioni su Youtube, ha parlato in esclusiva al sito internet di Centro Suono Sport 101.5. Queste le sue parole:

Che cosa pensa dell’operato di José Mourinho alla Roma?
«Seguo poco il calcio, da piccolo ricordo il Foggia in Serie A di cui ero tifosissimo. Simpatizzo per la Roma, è la città che mi ha adottato. Il pubblico romanista è molto affiato, mi piace molto, come anche la competizione tra Roma e Lazio. Mourinho ha portato un’esperienza internazionale che a Roma magari mancava, ha fatto bene l’anno scorso e spero possa continui a farà così».

Ha delle aspettative in vista della ripresa del campionato?
«Spero la Roma possa trovare la forma giusta per essere competitiva fin da subito, sfruttando magari Dybala che sarà sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria del Mondiale con l’Argentina».

Come si spiega questo suo “fenomeno” social?
«Io ho cominciato, rispetto a tanti, su TikTok. Mia moglie utilizzava TikTok e me lo ha fatto scaricare, come passatempo andava benissimo. Ho cominciato a pubblicare contenuti stupidi, come le barzellette, e avevo un discreto seguito. Non avevo una grande crescita, e allora l’ho vista come una sfida. Ho cambiato formato, stravolgendo quella che era la base: ho cominciato a raccontare storie in un mix tra barzelletta e persona seria. E’ cambiato il pubblico, ho attirato l’attenzione di molti che ascoltavano una cosa strana o curiosa ma raccontata in un modo divertente. Ho anche portato vari creators a cambiare il proprio format, sono contento di questo risultato perché sono riuscito a ispirare altre persone».

Quale è stata la strategia per poter attirare così tante persone?
«C’è a chi vai a genio e a chi no, come nella vita reale. E’ un discorso di gusti. Sui social porti dei contenuti adatti a un determinato tipo di persone, non posso piacere a tutti ma a tanti evidentemente sì. Sono abituato alle critiche come agli apprezzamenti. Ho avuto un seguito inaspettato, non avrei mai pensato di riuscire a conquistare così tanto pubblico: era cominciato tutto come un passatempo. Se domani smettessi di fare social perderei quel minimo introito economico, che è arrivato soprattutto da quando ho cominciato a pubblicare su YouTube, ma non me lo ha prescritto il medico: lo faccio perché mi piace e mi diverte».

Di cosa altro si occupa nella vita?
«Faccio commercio on-line, ho un’azienda con sei dipendenti che avevo già quando vivevo a Foggia. Lavoro le classiche 8-9 ore giornaliere, poi devo impiegare un paio d’ore per la ricerca delle informazioni. Io porto video brevi, fare un video di un minuto mi porta via una decina di minuti di registrazione. Non è facile però trovare le notizie da proporre: a volte trovi subito il contenuto, altre volte ci puoi mettere delle ore. Le notizie interessanti non piovono dal cielo, ho diverse fonti e diversi metodi per velocizzare la ricerca».

Quali sono le sue priorità nel prossimo futuro?
«Ho una bambina di 10mesi, la mia priorità è la mia famiglia. A livello dei social vorrei portare avanti nel miglior modo possibile quello che ho cominciato. Ci sono tantissimi personaggi molto conosciuti che finendo il boom non riescono a reinventarsi: la mia priorità è reinventarmi, cercare sempre di migliorarmi per riuscire a rimanere sempre sul pezzo. Non ho l’ambizione di diventare Chiara Ferragni, né tantomeno di fare l’inviato delle Iene; voglio continuare a divertirmi, altrimenti comincia a diventare un lavoro o un abitudine. Sui social è importante la costanza, se poi capiterà qualche occasione sarò contento».

Marcello Spaziani