Antonio Tempestilli, ex giocatore della Roma ed ex Direttore Generale della Reggina, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò“. Queste le sue parole:

Quanto toglie alla Roma l’assenza di Dybala, aggiunta a quella di Wijnaldum?
«Purtroppo queste assenze incidono molto perché sono grandi giocatori ed è un peccato. Nei campionati tante volte la fortuna conta molto. La Roma in questo periodo è stata colpita da una serie di infortuni che la portano a dover cambiare di volta in volta senza trovare la forma migliore».

Che idea si è fatto di questa squadra, infortuni a parte?
«E’ stato un inizio altalenante. In Europa ha commesso errori contro il Ludogorets ed il Betis, ora si trova a rincorrere. In campionato c’è stato un intoppo inaspettato, anche se perdere ad Udine ci può stare. Con l’Atalanta è stata sfortunata in una partita in cui ha dominato, con il Lecce domenica ha fatto un po’ di fatica. La Roma, comunque, ha una squadra che può competere con tutti potrà dire la sua in ogni partita».

Da cosa possono dipendere queste diversità di prestazioni?
«Può accadere, quello è il punto su cui Mourinho conta molto. Può capitare che dopo la competizione europea la squadra possa accusare qualche colpo e soffrire la stanchezza. Sostanzialmente però è una squadra con grandi giocatori che se la può giocare con tutti senza problema».

Chi la ha colpita di più fino a questo momento?
«Se devo dire un nome dico Pellegrini che è sempre l’unico, ma tutti hanno fornito prestazioni positive ed altre meno positive. La Roma, però, ha ottimi giocatori, questo non me lo toglie nessuno dalla testa».

Perché uno come Mourinho in una situazione di necessità non fa giocare un Camara o un Bove al posto di due centrocampisti speculari come Matic e Cristante?
«Perché probabilmente non li ritiene all’altezza degli altri due. Camara è stato scelto velocemente a causa dell’infortunio di Wijnaldum, viene dall’estero quindi ha bisogno di inserirsi ed entrare nei meccanismi della squadra. L’allenatore fa giocare quello che pensa possa dare qualcosa di più. Io penso Camara possa giocare, ma un giocatore va visto e valutato durante la settimana e se uno come Mourinho non lo fa giocare avrà qualche motivazione».

Che cosa manca a Nicolò Zaniolo per fare quel salto di qualità che tutti aspettiamo?
«Non lo so, è difficile dare una risposta. E’ un ragazzo che ha tante potenzialità, è giovane ed in alcuni momenti gli è stata data troppa responsabilità. Forse a volte avrebbe bisogno di essere più umile, ma questo è un mio pensiero esterno senza conoscere il ragazzo».

Quanto sta incidendo?
«Non penso che il Mondiale vada ad incidere sugli infortuni, la preparazione è stata la solita e proprio in virtù delle competizioni internazionali si gioca mercoledì-domenica e mercoledì-domenica. Il problema sarà dopo il Mondiale, in cui le squadre dovranno affrontare una nuova preparazione. E’ la prima volta che accade una cosa del genere quindi bisognerà capire bene tutte le dinamiche».