Andrea Nuti, preparatore atletico ai tempi dell’Inter di José Mourinho e oggi collaboratore tecnico della Pro Vercelli, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Crossover“. Queste le sue parole:
Quante giornate di squalifiche ha preso con Mourinho?
«Non abbiamo preso tante squalifiche dalla panchina, ma eravamo abbastanza turbolenti. Mourinho coinvolge tutti, emotivamente ha un trasporto diverso rispetto agli altri. Tutti si sentono coinvolti, e se succede un presunto torto al giocatore è come se lo ricevessimo noi in panchina».
Come gestisce Mourinho momenti del genere?
«In questo momento sta facendo il parafulmine delle difficoltà magari di società e giocatori. Penso questo, sono cose ponderate e che hanno un fine: la protezione di società e giocatori, su questo non ho dubbi».
Che idra si è fatto del momento storico che sta vivendo la Roma, anche nel rapporto con l’AIA?
«Vedo che tutti hanno problemi con gli arbitri ultimamente, l’unica soluzione secondo me sarebbe far parlare loro stessi in conferenza stampa magari subito dopo la partita per spiegare gli episodi più controversi. Secondo me è una cosa da fare e spero lo facciano, che gli arbitri ci mettano la faccia: ne vale la veridicità del campionato».
Quale è la forza di José Mourinho?
«La forza di Mourinho è che non è mai soddisfatto. Ho rivisto un Mourinho vivo da quando è tornato in Italia, dato anche dal coinvolgimento di società e tifosi. È più vivo, presente e polemico, in Inghilterra non vedevo questo atteggiamento».
L’atteggiamento del tecnico portoghese può dar fastidio al sistema calcio italiano?
«La presenza di Mourinho dà qualcosa in più al calcio italiano. Può essere dia fastidio, è una persona polemica ma sincera. Nel dire quello che pensa ha come scopo l’idea di proteggere società e giocatori, questo è Mourinho».
Secondo lei Mourinho resterà alla Roma?
«Mi auguro di sì, secondo me sì anche perché mi sembra in sintonia con il Direttore Sportivo».
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Marcello Spaziani