Il tecnico portoghese è intervenuto ai microfoni di DAZN e in conferenza stampa dopo la sconfitta di questa sera contro la Cremonese.
Di seguito, quindi, le parole di José Mourinho, allenatore della Roma, nel post-gara dello Zini:
Nel primo tempo la Roma non è stata pulita tecnicamente.
“La scusa della stanchezza non esiste, abbiamo giocato giovedì e poi martedì. Siamo stati un po’ sfortunati sui gol, ma la responsabilità è nostra. È mancata intensità, voglia di chiudere subito la partita. Non è vero che una squadra voleva vincere e l’altra no, i giocatori della Roma vogliono sempre vincere. La sensazione è che una squadra stava giocando la partita della vita è l’altra no. Abbiamo pagato un prezzo troppo caro, non meritavamo di vincere ma neanche di perdere. Dopo la reazione nel secondo tempo abbiamo pensato che potesse arrivare il gol vittoria, ma così non è stato”.
Cosa è successo con Serra (quarto uomo, ndr)?
“Sono emotivo, ma non pazzo. Per avere una reazione del genere vuol dire che è successo qualcosa. Bisogna capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale perché l’arbitro mi ha espulso, ma è stato il IV uomo a dirglielo, il quale non ha avuto il coraggio di dirgli ciò che mi ha detto e come mi ha trattato. Voglio capire se esiste la registrazione dell’audio. Non voglio entrare nell’ottica che lui è di Torino e la prossima gara è contro la Juventus. Dopo la partita sono andato nello spogliatoio degli arbitri e ho detto di dire ciò che era successo, ma non ha voluto. Ha problemi di memoria, si è dimenticato…”.
Proviamo a ricostruire.
“Non ho neanche chiesto spiegazioni, ma solo un commento. Non voglio dire cosa è successo, preferisco la registrazione dell’audio”.
I quattro cambi hanno dato una scossa.
“Sì. C’era materiale in panchina per cercare di cambiare la partita. Abbiamo cambiato il modulo, quando è arrivato il pareggio il risultato era in bilico. Poi c’è stata una situazione in area e hanno segnato il 2-1”.
Questa sconfitta lascia un po’ di scorie?
“Prima della partita ai giocatori ho detto di fare un esercizio di immaginazione: facciamo finta che questa sia l’ultima di campionato, se perdiamo e pareggiamo andiamo in Europa League, se vinciamo in Champions. Alla fine non abbiamo vinto”.
Si può andare in Champions comunque.
“Non ho questo obiettivo. Non penso alla Champions, ma partita dopo partita. Non riesco a lasciare questa partita indietro però, c’è frustrazione e questo porta a un’analisi. È un peccato che sia successa questa cosa con Serra, magari dentro il campo ha una dimensione incredibile e diventerà il prossimo Collina, Rocchi, Rosetti ecc.. ma come persona lo rispetto tanto quanto lui rispetta me”.
C’è stato il pressing intenso della Cremonese, si aspettava tanta difficoltà nella prima ora di gioco a superare la loro linea organizzata?
“Non sono d’accordo. Penso che ci siamo creati problemi da soli. Va bene dare credito alla Cremonese, ma preferisco dire che non abbiamo fatto bene. Non abbiamo fatto bene. Nel primo tempo l’intensità era bassa, poca organizzazione e nulla di quello che avevamo preparato. Direi anche un po’ di anarchia rispetto ai movimenti che avevamo preparato per uscire e rispetto a quello che non abbiamo fatto. Analizzo la mia squadra, tu analizzale entrambe. Siamo stati noi a non aver giocato un buon primo tempo. Il secondo tempo meglio, sufficiente per non perdere la partita e non sufficiente per vincerla. Fra il lavoro e lo sforzo della Cremonese da un lato e quello che noi abbiamo fatto per mezz’ora del secondo tempo dall’altro lato, il pareggio sarebbe stato il risultato più normale. Ma complimenti alla Cremonese”.
Il suo giudizio su Wijnaldum? Lo ha tenuto in campo 90′, lo considera arrivato ad un buon livello? Cosa le ha detto Serra?
“Gini ha fatto bene, una partita positiva. Anche nel primo tempo con un gioco disordinato davanti a lui, con Bryan ha cercato di fare bene le cose. Nel secondo tempo, in una situazione normale dove non c’è necessità di fare tanti cambi presto, ovviamente sarebbe stato positivo cambiarlo dopo il 60′ ma le circostanze della partita hanno fatto sì che giocasse 90 minuti. Per lui è buonissimo. Serra? Cosa mi ha detto? Lui ha un problema di memoria, sono andato nello spogliatoio subito dopo la partita e sono fortunato perché Piccinini era il quarto arbitro nell’ultima occasione in cui ho preso il cartellino rosso e sa quello che ho fatto dopo l’espulsione all’Olimpico col Torino: sono andato nello spogliatoio e ho chiesto 50 volte scusa all’arbitro, le mie parole meritavano l’espulsione e non mi sentivo orgoglioso di quella situazione. Piccinini era lì e oggi era anche qui. Sono sempre stato emotivo, ma non sono pazzo. Magari non trovo la parola giusta. Per aver avuto questa reazione è successo qualcosa di grave. Ma Serra ha il potere e ha chiamato l’arbitro. Se lui dice all’arbitro quello che mi ha detto e il modo in cui lo ha fatto, è lui a dover andare via. Ma lui è bugiardo, quindi prendo l’espulsione e non sono capace di processare quanto avvenuto. È più facile essere espulso bene, chiedere scusa e scontare la squalifica. È più facile per me fare ‘mea culpa’. È la prima volta che mi accade quello che è successo oggi, non lo sto processando bene e voglio capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale. Per me è difficile stare fuori contro la Juventus. Serra è di Torino e nella prossima giochiamo con la Juventus, ma non penso ci sia nulla. Ma se il prossimo weekend Serra sarà l’arbitro o il quarto uomo in Serie A o in una grande partita, per esempio Fiorentina-Milan, se andrà in Serie C o in Primavera, se lui sarà dentro e io sarò fuori, non sarò capace di processare quanto successo. Voglio capire se posso fare qualcosa dal punto di vista legale perché è stata una situazione di principio, come dice Piccinini, io so che non è vero. Poi quando sono andato nello spogliatoio, Serra ha un problema di memoria e ha dimenticato cosa e come lo ha detto. Ma è una situazione personale. La cosa più importante oggi è che abbiamo perso e non voglio dire che abbiamo perso meritatamente, ma sicuramente senza meritare di vincere”.
In che momento è accaduto, al di là della frase che le ha detto Serra?
“Stavamo commentando un episodio di gioco, non ricordo se fosse un fallo fischiato per noi o per loro o fosse una perdita di tempo. Un episodio come ne accadano 50 in ogni partita. Di solito il quarto uomo dice se hai ragione, non hai ragione, di andare in panchina, di stare tranquillo o di bere acqua. Purtroppo è successo quello che è successo, è così. Nello spogliatoio di Piccinini mi hanno detto che non c’è una registrazione delle parole, voglio capire se sia vero o meno. Voglio capire se i signori della Procura, che di solito sono ovunque e ascoltano tutto, hanno capito qualcosa”.
È più dispiaciuto, arrabbiato o deluso dall’approccio della sua squadra? È deluso dalla prestazione di qualche singolo in particolare?
“Non parlo dei singoli dopo una sconfitta. Mi piace parlare dei singoli quando vinciamo: è tutto perfetto, grande prestazione, poi scegliete l’uomo della partita, questo è fantastico. Isolare un giocatore per la sconfitta mi sembra duro ed esagerato, non lo faccio”.
Marcello Spaziani