Antonio “Tonino” Tempestilli, ex difensore della Roma tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli ’90, allenatore e dirigente, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Crossover“. Queste le sue parole:
Che cosa si aspetta dalla partita di questa sera?
«La Roma sulla carta è nettamente superiore, al di là delle problematiche che possono avere alcuni giocatori importanti. Anche le “riserve” saranno in grado di ribaltare il risultato dell’andata. L’atmosfera dell’Olimpico sarà importante, la gente ti trascina: è già successo altre volte, mi auguro possa succedere anche questa sera e che la Roma possa andare avanti in Europa».
Che atteggiamento si aspetta da parte degli austriaci?
«Penso che il Salisburgo attenderà per poi ripartire in contropiede. Il risultato dell’andata è bugiardo, la Roma non meritava di perdere ma nel calcio tutto può succedere. Bisognerà fare attenzione, ma penso che gli austriaci attenderanno».
Che cosa si prova a giocare una competizione europea rispetto al campionato?
«Quando giochi una competizione già la musichetta iniziale ti fa immensamente piacere. Credo che lo spirito sia quello giusto, l’approccio di questa squadra anche grazie alla carica che dà l’allenatore è sempre stato un vantaggio».
A parità di condizioni, schiererebbe Abraham o Belotti?
«Non so se Abraham potrà giocare con la maschera, se dovesse lo preferirei a Belotti. Quest’ultimo è un grande lottatore e lo ha spesso dimostrato, ma Abraham dà tanto alla squadra».
Che effetto le fanno le critiche su Lorenzo Pellegrini?
«Mi sembra assurdo sentire critiche su Pellegrini. Ci sta, nel corso del campionato, fare delle prestazioni non esaltanti. Pellegrini è un ottimo giocatore, un ragazzo e un professionista serio che ama questa città e questi colori. Che non stia giocando bene è evidente, non va negato, ma questo perché ha dimostrato quello che sa e può fare».
Preferisce Karsdorp o Celik sulla fascia destra?
«In generale Karsdorp, al di là di qualche pecca che può avere spinge più di Celik. Deve migliorare, arriva spesso in fondo ma potrebbe mettere meglio qualche palla. Essendo un giocatore di volontà e di corsa porta su la squadra, che è una cosa determinante».
Vede dei miglioramenti nelle prestazioni di Ibanez?
«Da quando è arrivato è migliorato, è un giocatore tosto e duro. Qualche errore lo ha commesso e lo commetterà, come tutti i difensori, ma è un giocatore arcigno forte anche di testa. La difesa della Roma è ben amalgamata, anche con Smalling e Mancini. La Roma, poi, subisce pochi gol: al di là della bravura dei difensori anche il centrocampo è bravo a non far filtrare le palle».
Che idea si è fatto delle ultime dichiarazioni di José Mourinho riguardo agli incontri con la società?
«Giudicare dall’esterno è difficile. Mourinho è un gran parlatore, sa comunicare molto molto bene. La società ha fatto tanti sforzi, ha messo a disposizione del tecnico quello che poteva. Evidentemente qualche scelta non è stata azzeccata, non so quali discorsi possano aver fatto ma i Friedkin mi sembra siano sempre vicini alla squadra e predisposti al confronto. Se Mourinho dovesse andare via non mi fascerei la testa, non mancano gli allenatori in giro. L’importante è che ci sia una proprietà forte, e mi sembra ci sia».
Marcello Spaziani