Nella giornata di ieri, stando a quanto riportato da La Repubblica, Paulo Dybala è stato convocato e interrogato dalla Guardia di Finanza in merito ad alcuni aspetti legati all’Inchiesta Prisma sui conti della Juventus condotta dai PM Gianoglio, Bendoni e Santoriello.
La Joya, accompagnata dai legali della Roma, è stata ascoltata in quanto persona informata sui fatti. Le domande degli inquirenti giunti nella Capitale da Torino, in particolare, vertevano sul tema dei 3,5 milioni di euro che l’avvocato dell’argentino avrebbe richiesto a maggio 2022 alla società bianconera per un presunto risarcimento nei confronti dell’attuale numero 21 giallorosso.
Una cifra che ha insospettito i PM in quanto molto simile ai 3,783 milioni per la quale Juventus Dybala si erano accordati nel 2021 fosse da spalmare sulla stagione successiva. Il 29enne, secondo la Procura Federale, potrebbe aver pattuito con il club compensi fuori dalla regole.
Il prossimo 27 marzo si terrà l’udienza preliminare in ambito giuridico, ma sotto l’aspetto sportivo sono attese decisioni che oltre alla Juventus potrebbero riguardare anche i giocatori. L’art 31 del Codice di Giustizia Sportiva infatti, in questi casi, prevede la squalifica per i calciatori coinvolti in tali patti di durata non inferiore a un mese.
Marcello Spaziani