Marco Rossi, Commissario Tecnico dell’Ungheria, è intervenuto in esclusiva a Centro Suono Sport 101.5 nel corso della trasmissione Borderò. Queste le sue dichiarazioni:
Come è andata la notte dopo la partita di ieri sera? “L’ho passata piuttosto insonne, non perché abbia perso con l’Italia ma per l’adrenalina che dopo ogni partita non mi fa dormire“.
Dall’Europeo in poi, soprattutto con questa Nations League, l’Ungheria ha fatto un percorso ad altissimo livello: è d’accordo? “Questa Nations League in particolare ci ha regalato grosse soddisfazioni. Abbiamo vinto due partite con l’Inghilterra, abbiamo pareggiato e vinto contro la Germania. Le uniche due sconfitte sono state contro l’Italia, a Cesana l’Italia ha meritato ma ieri gli episodi ci hanno penalizzato e Donnarumma era in una serata di grazia. Se non è il numero uno al Mondo sicuramente è tra i primi tre“.
Cosa ne pensa di Donnarumma? “E’ un patrimonio della Nazionale Italiana e del calcio in generale, va salvaguardato e tutelato. Trova spesso queste serate come ieri, in cui diventa insuperabile. E’ un gigante che ha un’agilità unica, ieri sera ha fatto parate sensazionali. Avessimo trovato un altro portiere magari un gollettino riuscivamo a farlo“.
Ha parlato con Bastoni? C’era calcio di rigore? “Dalla dinamica sembrava potesse essere rigore, dalla panchina sembrava evidente. Ma c’è il Var ed hanno deciso di far proseguire, è inutile recriminare“.
A distanza di tempo ad un CT piace il Var? “A me non piace per niente. Già il modo in cui può essere impiegato è molto discutibile, il fatto che possa intervenire in alcune situazioni ed in altre no. Secondo me quanto l’errore è evidente potrebbe intervenire. Altre volte si perdono minuti interi per motivi che non esistono. Bisognerebbe rivedere come utilizzarlo, l’uso che se ne può fare. In questo modo qui si crea troppa confusione, non è chiara la maniera in cui viene utilizzato. Ormai come protocollo c’è quello di lasciare correre, ci sono assistenti che fanno proseguire anche in situazioni di fuorigioco evidenti. Secondo me andrebbe rivisto l’impiego del Var“.
Quali sono i prossimi impegni della Nazionale Ungherese? “Adesso abbiamo due amichevoli contro Lussemburgo e Grecia, anche noi i Mondiali li guarderemo da casa. A marzo poi giocheremo le qualificazioni per il prossimo europeo, per cui ci saranno i sorteggi domenica prossima 9 ottobre. Siamo in prima fascia, ma non sono molto fortunato con i sorteggi e sicuramente beccheremo una tra Francia ed Inghilterra“.
Che idea si è fatto di questa Nazionale di Mancini? “E’ un periodo in cui Roberto sta sperimentando, ma deve fare anche i conti con tantissimi infortuni. Gioco-forza deve fare questi esperimenti, ma conta su giocatori che provengono dal campionato italiano, inglese e francese e dunque di altissimo profilo. Ieri ho visto una Nazionale solida che nella prima mezz’ora ci ha messo tanto in difficoltà. Ci sono buone individualità e c’è un buon piglio, vedo un buon futuro per la Nazionale visto che Mancini sa dosare l’impiego dei giovani. Non credo ci possano essere motivi di preoccupazione per il futuro della Nazionale Italiana“.
Che risposta riceve lei da parte dei suoi giocatori quando vengono convocati? “Con i club stranieri è più complicata la cosa. Abbiamo solo cinque ragazzi che vengono da un top campionato, la Bundesliga, tre dal Lipsia, uno dall’Union Berlino ed uno dal Friburgo. Ci sono stati momenti in cui i club tedeschi ci hanno posto qualche ostacolo, chiedendo di far giocare magari una o due partite ai propri giocatori sulle tre da disputare. Il Mister cerca di andare incontro alle società per quanto possibile, alla fine sono giocatori in prestito. I club ungheresi, invece, sono operativi al massimo, da loro su 25 prendiamo cinque-sei giocatori“.
Come vede il Mondiale in Qatar? “Ci saranno una serie di incognite da valutare e prendere in considerazione. Anno dopo anno l’aspetto economico è sempre più prevalente, lo vediamo anche nei campionati maggiori il cui distacco dalle altre leghe aumenta sempre di più legandolo anche al discorso dei diritti tv. Oggi non si può pensare ad un calcio dove non ci siano interessi predominanti di questo tipo“.
Che ne pensa di questo inizio stagionale della Roma? “La Roma ha fatto vedere buone cose soprattutto nelle primissime partite, poi è stata altalenante. Non ha ancora trovato il passo giusto ma, conoscendo chi l’allena, di sicuro lo troverà presto. Con l’Inter sarà una sfida al vertice tra squadre importanti e giocatori di qualità, da quello che traspare dall’esterno sembra ci sia qualche tensione interna all’Inter e la Roma potrebbe approfittarne“.
Martina Stella