Giorgio Malan, Campione italiano di Pentathlon Moderno, medaglia di bronzo ai Mondiali di Ankara 2022 e uno tra i prospetti più interessanti del panorama sportivo nazionale, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò“. Queste le sue parole:
Quanto è complesso il pentathlon?
«E’ uno sport complesso e questo è il suo fascino. Sembra che questi cinque sport non c’entrino nulla l’uno con l’altro, in realtà sono belli tutti insieme. Non è molto conosciuto né praticato, io ne ho avuto la possibilità e ora sono contento di poterlo praticare ai massimi livelli».
Come nasce il pentathlon?
«C’è la leggenda di un messaggero che nel 1800 doveva avere una serie di caratteristiche per fare il suo lavoro al meglio: correre, nuotare, andare a cavallo, difendersi dalle insidie con spada e pistola. Qui quindi si ritrovano le caratteristiche anche del soldato-messaggero perfetto».
Ha sempre avuto la passione per tutti questi sport?
«Da piccolo avevo vari dubbi, ma mi è sempre piaciuto fare tante cose. Ero il classico bambino “iperattivo”, col senno del poi sono contento di averli portati avanti tutti grazie al pentathlon perché non mi annoio mai».
Quanto è dura tenersi allenati per cinque sport totalmente diversi?
«E’ dura, essendo cinque sport molto diversi richiede tanto tempo. Tutti i giorni riesco ad allenarmi in 3-4 sport, è molto stancante e riesco a riposarmi solo la domenica».
Esclusi gli sport che pratica, quale è lo sport che segue con più piacere?
«Il mio sport contiene cinque discipline diverse quindi mi piace un po’ di tutto: tennis, ciclismo, sci alpino. Nel tennis Federer è senza dubbio il migliore di tutti, ma anche gli italiani stanno facendo ottime cose: mi piace Sinner perché rivedo in lui alcune mie caratteristiche dal punto di vista sportivo, ma non ho un preferito. Non sono un appassionato invece di calcio, non lo seguo, nella mia famiglia non c’è questa tradizione».
Quale è il suo messaggio riguardo al praticare sport?
«Il messaggio che vorrei portare è sullo sport in generale, soprattutto da me che ne pratico uno ma tanti: lo sport aiuta, ha un valore educativo molto forte ed è una passione sana che si può portare avanti nell’arco di tutta la vita, poi insegna molto».
Come fa a conciliare sport, studio e vita sociale?
«Tramite l’organizzazione dello sport riesci poi a inserire lo studio e i piaceri della vita, che non devono mai mancare. E’ importante per uno sportivo saper staccare e prendersi del tempo per sé».
Come si sta preparando per le Olimpiadi di Parigi nel 2024?
«Gli Europei 2023 a Cracovia mi daranno la possibilità di staccare il pass per Parigi, vedremo. Ovviamente le Olimpiadi sono il sogno di tutti gli atleti, non vedo l’ora che arrivi il prossimo anno per cercare di qualificarmi e dare il meglio per raggiungere questo sogno. Non saprei cosa aspettarmi, mi piacerebbe farmi sorprendere da una magia del genere. Non sono troppo scaramantico, il giusto».
Marcello Spaziani