Carolina Morace, allenatrice ed ex calciatrice, è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione “Borderò“. Queste le sue parole:
La Roma crea molto ma non realizza: perché Mourinho non riesce a trovare delle soluzioni e cosa deve fare un allenatore in questo caso?
«La Roma è una delle squadre che crea più azioni d’attacco. E’ verissimo che non segna e che gioca spesso con il baricentro basso, aspettando gli avversari, ma è una squadra che crea. Spalletti si era inventato il falso nueve con Totti e Perrotta, delle soluzioni ci sono. Mourinho è sempre stato più gestore di uomini che tattico, e questi uomini mancano».
La Roma Femminile ha meritato di vincere la Supercoppa Italiana?
«Sì, assolutamente. Lo ha dimostrato molto molto chiaramente, dominando la partita soprattutto nel primo tempo e presentando un gioco migliore. Vincere in Champions ti carica e ti fa vincere tanto, ti fa crescere».
Quante possibilità hanno le italiane di poter andare fino in fondo in Champions League?
«Fino in fondo non potranno arrivare, non per demerito delle ragazze ma anche per i numeri: il Barcellona Femminile gioca davanti a 70mila persone. Questa è la differenza tra noi e loro, non solo tecnica ma anche di organizzazione e mentalità».
Tutte le giallorosse sono state convocate nelle rispettive Nazionali: c’è stata una progressiva crescita da parte di tutte rispetto all’anno scorso?
«Nella Roma Femminile ci sono due-tre giocatrici che a me piacciono moltissimo a livello di personalità: la Capitana Bartoli e Linari che trascinano la squadra, poi Greggi che aggiunge tecnica e creatività e sta dando tanto alla squadra sotto l’aspetto della sicurezza e della continuità. Mi verrebbe da citarle tutte. Bartoli e Linari vengono da un passato diverso e si sono incontrate alla Roma, non si sono influenzata ma certamente ognuna dà forza all’altra».
Marcello Spaziani